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ROTARY POINT -INCUBATORE PER ECONOMIA 4.0
RC Camerino RC Camerino

ROTARY POINT -INCUBATORE PER ECONOMIA 4.0

1) Analisi della problematica

La prima devastante scossa del 24 agosto 2016 è stata seguita da numerosi altri eventi sismici.
Non meno devastanti sono state le scosse del 26 Ottobre 2016 (Ml 5.9-Mw 5.9) , del 30 Ottobre (Ml 6.1-Mw 6.5) e del 18 gennaio 2017 (Ml 5.3-Mw5.1, Ml 5.4-Mw 5.5, Ml 5.3-Mw 5.4 e Ml 5.1-Mw 5.0) le quali hanno enormemente aggravato la situazione emergenziale, interessando un’area notevolmente più vasta, e provocando ulteriori ingenti danni e consequenziali costi.
Lo Stato italiano, ha definito l’area colpita dal sisma del 24 agosto del 2016 con una prima definizione “vecchio cratere” - DPCM dell'11 ottobre 2016 (decreto legge n.189 del 17 ottobre 2016). Le successive scosse del terremoto del 26 e 30 ottobre 2016, hanno ampliato la zona colpita dal sisma e , con Ordinanza della PCM del 15 novembre, pubblicata sulla GU n.283 del 3-12-2016 è stato definito il “nuovo cratere”. Infine, con ordinanza pubblicata in GU n.84 del 10-4-2017, i comuni del cratere sono passati da 131 a 140. Nei “crateri” così individuati gli organi pubblici hanno accertato che i danni riportati dai 140 comuni avevano compromesso gravemente le strutture edilizie.

Il sisma ha gravemente danneggiato soprattutto il territorio del Distretto 2090 (125 Comuni) e, parzialmente, quello del Distretto 2080 (15 comuni), causando danni complessivamente stimati dalla Protezione civile, per l’intera sequenza sismica, dal 24 agosto scorso ad oggi, in 23miliardi e 530 milioni di euro, di cui 12,9 miliardi si riferiscono ai danni relativi agli edifici privati e 1,1 miliardi di euro agli edifici pubblici .
La stima comprende danni diretti, vale a dire quelli che hanno provocato la distruzione di edifici, di infrastrutture, di raccolti e anche quelli che hanno colpito industrie e imprese, il patrimonio culturale, le reti di distribuzione dell’energia, del gas, dell’acqua e i costi eleggibili, sostenuti dallo Stato per far fronte all’emergenza; questi ultimi in particolare comprendono i costi per il ripristino delle funzionalità delle infrastrutture e degli impianti nei settori dell’energia, dell’acqua, delle acque reflue, delle telecomunicazioni, dei trasporti, della sanità, dell’istruzione, per gli alloggi provvisori e per i servizi di soccorso rivolti alla popolazione colpita, per la messa in sicurezza delle infrastrutture di prevenzione e per la protezione del patrimonio culturale, nonché per il ripristino delle zone danneggiate.
All’indomani degli eventi sismici, al fine di individuare dei progetti utili per aiutare concretamente la popolazione terremotata, sono stati costituiti una serie di gruppi di lavoro a coordinamento distrettuale (progettisti opere edili, area legale, marketing ed informatica, Sovvenzioni Globali Rotary Foundation, tutoraggio delle imprese) con il coinvolgimento di 30 rotariani, dell’Associazione Virgilio e dell’Università di Camerino che annovera numerosi soci rotariani.
E’ stato effettuato prima un esame approfondito del territorio attraverso la consultazione dei dati ufficiali forniti dall’ISTAT, dalla Protezione Civile, dalla Banca d’Italia, per poi individuare concretamente “i bisogni della comunità”.
L’ISTAT - Istituto nazionale di statistica, ente pubblico di ricerca, principale produttore di statistica ufficiale per l'Italia, ha svolto un’ampia indagine sul sisma che ha colpito le nostre Regioni nel 2016, alla quale abbiamo fatto riferimento per illustrare meglio l’evento. Per dare un’immagine complessiva del territorio (superficie) della popolazione (anche suddivisa per fasce di età) e imprese presenti nell’area complessivamente colpita del sisma, abbiamo rielaborato le informazione acquisite per i comuni, con danni strutturali gravi, situati nel territorio di competenza del Distretto 2090 e quelli del 2080.
Dall’elaborazione dei dati Istat del territorio del Distretto 2090 si rileva una contrazione del numero delle medie e piccole imprese nel 2016, rispetto all’anno precedente ed un modesto livello di internazionalizzazione delle presenze turistiche nelle regioni del nostro Distretto (inferiori alla media nazionale): il terremoto ha ulteriormente aggravato la situazione della fascia debole dell’imprenditoria.
E’ stato anche esaminato il Bollettino della Banca d’Italia Economie Regionali – Economia delle Marche edito nel mese di giugno 2017 e intervistati i componenti dell’Ufficio studi di Ancona della locale sede dell’Istituto Nazionale. I dati esposti, sostanzialmente replicano quelli ricavati dall’Istat, ci è stata segnalata una difficoltà nella raccolta dati delle PMI (piccole e Medie Imprese) conseguente alla distruzione di molti manufatti industriali. La documentazione esistente è in parte stata distrutta dal sisma o risulta di difficile reperimento.
L’indagine che ha svolto il Club ha portato a sottolineare la necessità di supportare le medie e piccole imprese nel cammino del rinnovamento, dell’informatizzazione, nelle tecniche di distribuzione dei prodotti.
Il supporto di un Ente Universitario, unito a quello dei soci rotariani dell’Associazione Virgilio è sembrato ottimale per dare impulso allo “sviluppo economico e comunitario”, così gravemente compromesso dal sisma. Da qui è nato nel 2017 lo schema del “Progetto Fenice” per Camerino.
A seguito degli eventi sismici del 26 e 30 ottobre 2016,come sopra accennato, gran parte dei comuni ricadenti nel Distretto 2090 sono stati duramente colpiti. In particolare, a Camerino la sede dell’Incubatore U-ISICube “Innovazione Sviluppo Imprenditorialità” della locale Università è stato gravemente lesionato e resa inagibile (all’interno della zona rossa del centro storico).
Nel contesto vivo del tessuto cittadino camerte, la struttura, inaugurata nel 2012 dell’allora Ministro Profumo, era stata per oltre 5 anni incubatore di servizi alle aziende ed alla persona, di postazioni di coworking ed acceleratore d’ impresa.
All’indomani del sisma, 23 spin off (per Spin off accademico si intende una società finalizzata all'utilizzazione economica dei risultati della ricerca universitaria, a favore della quale l'Università autorizzi la partecipazione del proprio personale di ruolo e non di ruolo, anche all'atto della costituzione ed inoltre renda disponibili alcuni servizi per facilitarne l'avvio e il primo sviluppo), che occupano 138 giovani ricercatori, impiegati tecnico- amministrativi, imprenditori e inventori, non hanno più possibilità di lavorare e creare le basi per lo sviluppo del nostro territorio.
All’iniziale crisi seguita agli eventi sismici del 2016-2017, si è aggiunta quella economica legata all’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19.
L’Università di Camerino si è resa disponibile ad effettuare studi in materia di contenimento della diffusione e trattamento del coronavirus, per cui la possibilità di beneficiare del progetto Rotary point emerge con maggiore interesse in questa emergenza sanitaria.


2) Finalità

Obiettivo del progetto è la ricostruzione del polo multifunzionale nel Comune di Camerino, allargando la sua sfera d’intervento alla consulenza, alla formazione e allo sviluppo tecnologico/informatico a favore delle imprese del nostro territorio ed in particolare quelle della Provincia di Macerata.
La città, infatti, si trova in una posizione strategica rispetto al territorio del Distretto 2090 e dell’entroterra marchigiano ed è un’ottima soluzione per portare a termine tutti gli obiettivi del progetto, con un impatto sostenibile e a lungo termine. Per altro è dotata di una Facoltà di Informatica che può garantire, soprattutto in questo periodo di isolamento sociale, le infrastrutture necessarie per attività in remoto.
L’Incubatore per Industria 4.0 – Rotary Point dovrebbe aggregare, in uno spazio fisico, le risorse e i saperi, oggi disgregati e dispersi in altri luoghi, la capacità del nostro sistema territoriale e della comunità accademica di resistere, supportare, assorbire, adattarsi e riprendersi dagli effetti degli eventi sismici in maniera efficiente e tempestiva.
Il Rotary, attraverso la realizzazione del progetto darebbe una risposta forte all’imprenditoria locale e risponderebbe alle esigenze della Comunità del nostro territorio che vuole ritornare ad operare e soprattutto a crescere dopo la tragedia del sisma alla quale si è aggiunta la crisi socio-economica da diffusione del Covid-19.
Il sostegno allo start-up d’impresa è una delle strategie più significative di questi ultimi anni.
Il razionamento del credito e le strutturali difficoltà della finanza nelle fasi di start-up, richiedono interventi a sostegno delle imprese, in termini di servizi e di supporto al funding. Gli interventi normativi orientano chiaramente il policy making in questa direzione. Di recente, diverse iniziative pubbliche e private, sviluppate nella Regione Marche, hanno conosciuto buoni successi. Ad esse si aggiungano le potenzialità derivanti dal fatto che, la nascita di così tanti spin off all’interno dell’Incubatore, aveva determinato, nel periodo pre-sisma, una crescente domanda di creazione di impresa in un ambiente professionale, sostenibile, multidisciplinare e pluri-settoriale.
In sintesi, i principali obiettivi d’intervento sono:
- creazione capacità imprenditoriale, leader comunitari, organizzazioni locali e network
comunitari per sostenere lo sviluppo economico nelle comunità gravemente colpite dal sisma;
- sviluppo opportunità di lavoro produttivo, incremento dell’occupazione;
- formazione di giovani imprenditori;
- assistenza qualificata per la redazione delle domande di contributi pubblici.

3) Modalità operative

Le attività principali previste sono:

a) Un pacchetto preparatorio mirato a:
- Progettare e realizzare spazi dell’Incubatore;
- Realizzare gli interventi edili;
- Adeguare la struttura fisica;
- Acquistare e sistemare le attrezzature informatiche e tecniche.
- Pacchetto rivolto al ripristino dei servizi di:
- Filiera (condivisi e amministrativi);
- trasferimento tecnologico;
- consulenza specializzata;
- fund raising;
- coworking;
- formazione.

b) Un Pacchetto “Community” opportunità dedicato a:
- Gestione di eventi di contaminazione inter-generazionale e intersettoriale;
- Servizi di consulenza per il commercio e le attività produttive;
- Servizi per l’informazione giovanile e le scuole Il primo pacchetto è propedeutico all’intera architettura progettuale.
Senza l’Incubatore per Industria 4.0 – Rotary Point non ci sono le condizione per realizzare alcun tipo di attività e/o servizio per il territorio. Il successivo pacchetto sarà attivato, a cofinanziamento della sovvenzione, attraverso i mezzi strumentali, le risorse umane messe a disposizione dall’Università di Camerino, dall’Incubatore e dagli spin off che erano incubati nella struttura ora inagibile e dall’Associazione Virgilio (che si auspica possa confermare l’iniziale disponibilità manifestata).

E’ stato redatto un business plan triennale con lo scopo di pianificare le attività da portare avanti e di misurare l’impatto e l’andamento del progetto.
Sintetizzando, l’impatto del progetto verrà monitorato come segue:


Misurazione Metodo di raccolta Frequenza Beneficiari
Numero di imprenditori finanziati Osservazione diretta Ogni sei mesi 1-19
Numero di imprese sostenute Osservazione diretta Ogni sei mesi 20-49
Numero di individui che hanno ricevuto la formazione Osservazione diretta Ogni sei mesi 100-499
Numero di posti di lavoro creati Osservazione diretta Ogni sei mesi 50-99
Numero di giovani impiegati in attività redditizie Osservazione diretta Ogni sei mesi 50-99

Il Rotary Club di Camerino, auspicabilmente affiancata dall’Associazione Virgilio, costituirà una commissione ad hoc, per monitorare l’andamento del progetto e per raccogliere i dati a supporto, in modo da riuscire a monitorare e valutare l’impatto del progetto sulla comunità. Saranno monitorati ogni semestre i progressi, in modo da controllare che il progetto rispetti gli obiettivi prefissati e segua le tempistiche di attuazione. Saranno predisposti anche dei report con l’indicazione di tutte le fasi progettuali e attuative.

 

4) Beneficiari del progetto

Nel raggio di 50km da Camerino vivono circa 220.000 persone, residenti nei comuni compresi nell’elenco del cratere sismico ai sensi del D.L. 189/2016, mentre gli studenti attualmente iscritti all’Università di Camerino sono circa 9.000.
I beneficiari del progetto, quindi, possono essere suddivisi in 2 categorie:

Beneficiari diretti di 1° livello:
- i dipendenti delle spin off incubati nelle strutture di via del Bastione n. 16 prima del sisma;
-i dipendenti delle spin off che sono sorte dopo il 2016;
- gli oltre 50 giovani studenti coinvolti nei futuri progetti di coworking che Unicam ha la possibilità di attivare subito, grazie alla collaborazione con le imprese del Comitato dei Sostenitori (organi d’indirizzo che raggruppa le 30 aziende più rappresentative del territorio regionale) ;
gli oltre 300 studenti delle scuole superiori che ogni anno partecipano ai nostri stage e all’alternanza scuola lavoro, per scoprire le professioni e le competenze richieste dalle aziende ad alto tasso di innovazione e internazionalizzazione presenti sul nostro territorio;
- le oltre 200 giovani menti che partecipano alla Start Cup, promossa dall’Incubatore per l’avvio di nuove imprese;
- gli oltre 600 soggetti che ogni anno usufruiscono delle consulenze e/o dei percorsi di formazione erogati all’interno degli spazi dell’incubatore.
- le aziende esterne che godranno della qualificata consulenza e della formazione, nell’ambito di una pianificazione strategica concordata con le strutture rotariane (Associazione Virgilio).

Beneficiari diretti di 2° livello:
Sono tutti i portatori di interesse che ruotano intorno all'organizzazione e, quindi, clienti dei servizi erogati dalle imprese/liberi professionisti, all’interno del polo, fornitori, affittuari di case, istituzioni (stato, enti locali e pubblica amministrazione) che ricevono benefici fiscali dalla aziende insediate e quindi tutti i cittadini residenti, attività commerciali in genere, azionisti e finanziatori, la comunità in generale l’ambiente.
5) K
L’intervento si propone come un ulteriore strumento del territorio, in vista della partenza della ri-costruzione e dell’attivazione di incentivi e finanziamenti per le attività produttive, il lavoro ed i giovani.
Il polo multifunzionale sarà collocato all’interno della progettazione territoriale, che dovrà esprimersi con una regia unica di tipo istituzionale e probabilmente con un soggetto operativo unitario tra i soggetti imprenditoriali. Partendo in modo preciso da questa contestualizzazione, intendiamo integrare i seguenti livelli d’intervento a favore dello sviluppo locale:

1. Riconoscere e valorizzare l’orientamento della “Smart Specialization Strategy del nostro territorio” che punta sulle PMI innovative ed emergenti, come ambito privilegiato per lo start up di una ripartenza decisa e sostenibile e sul networking tra start up emergenti con le imprese dei clusters consolidati, presenti nel tessuto regionale non coinvolto nell’area del cratere;

2. Assecondare gli spillovers del processo di rafforzamento dell’Università, dei suoi centri di ricerca e dei suoi laboratori che estendono e moltiplicano il processo di generazione di progettualità a disposizione dell’incubatore, attivando nei vari settori di specializzazione, ma anche in settori emergenti, nuove professioni e nuove imprese, determinando, anche in coincidenza con la crisi economica, una implicita e crescente domanda di servizi alla creazione di impresa;

3. Rafforzare i processi di specializzazione territoriale connessi con i nuovi modelli di produzione e consumo, legati alla riattivazione dell’identità territoriale nella tradizione e nei prodotti agroalimentari, manifatturieri, tessili e artigiani e alle funzioni ad esse legate, in tema di distribuzione commerciale, servizi alle imprese e strumenti di brand territoriale.
5) Sede del progetto
Il luogo fisico dove costruire Incubatore per Economia 4.0 – Rotary Point, attorno al quale aggregare e innovare, è stato individuato in un area del perimetro amministrativo del Comune di Camerino, tenendo in considerazione alcune caratteristiche fondamentali funzionali ai servizi ed alle attività, che verranno svolte al suo interno ed alla fruibilità ed accessibilità dello spazio che dovrà essere organizzato e dotato di strumenti, per condividere idee e passioni attraverso ambienti, che stimolino l’aggregazione giovanile, la creatività e l’ imprenditorialità, in grado di favorire incontri tematici tra professionisti, imprese e creativi per sviluppare un vero e proprio Incubatore dedicato per l’Appennino.
La location dell’Incubatore per Economia 4.0 – Rotary Point è fondamentale, perché determina anche “fisicamente” il valore del progetto e lo rende visibile ad un numero maggiore di persone, potenziali attori, studenti, stakeholder e cittadini.
La Location, se visibile e attrattiva, può essere un fattore motivante per gli attori/utenti, e spingerli a performance di maggiore qualità. Non secondario il fatto che un servizio innovativo, che attira nuovi stakeholder, può essere un fattore di rigenerazione urbana in un contesto d’area devastata dal sisma.
I parametri per la scelta della sede dell’Incubatore per Economia 4.0 – Rotary Point sono stati:
• adeguato spazio/volume;
• qualità architettonica;
• facilità di accesso con mezzi pubblici;
• facilità di accesso con mezzi privati;
• facoltà di accesso ai diversamente abili;
• vicinanza posteggi, vicinanza con aree verdi / luoghi di frequentazione pubblica;
• vicinanza ad altri luoghi dell’accoglienza;
• vicinanza con istituzioni culturali /formative.
Il Comune di Camerino ha reso disponibile un’area nella quale dovrebbe sorgere l’Incubatore per Economia 4.0 – Rotary Point.

6) Partnership
Il Comune di Camerino ha già assegnato un’area edificabile al RC Camerino; l’Università degli Studi di Camerino si occuperà del funzionamento e della gestione del polo multifunzionale, assumendone le relative spese; Confindustria Macerata si è resa disponibile a costruire un percorso di collaborazione per l’implementazione del progetto.


7) Finanziamento
I costi totali (con iva) sono così ripartiti:
- Struttura edilizia 229.360€
- Impianti: 114.680,00 euro
- arredamento:26.840,00 euro
-attrezzature informatiche e piattaforma informatica: 39.040,00
Totale: 409.920 euro. E’ prevista una rimodulazione del progetto, qualora non sia raggiungibile la cifra preventivata.

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Additional Info

Importo previsto per la realizzazione:
409.920,00 euro
Global Grant:
No
Area di intervento:
sviluppo economico della comunità, nuove generazioni
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