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Progetto per la prevenzione del Cheratocono

I Rotary Club della provincia insieme nell'iniziativa ideata dal dottor Luca Cesari con l'Area Vasta 5

Torna il progetto per la prevenzione del cheratocono portato avanti, ormai da diversi anni, dall'Area Vasta 5 in collaborazione con il Rotary Club di San Benedetto del Tronto in una iniziativa che ha poi coinvolto anche i club di San Benedetto del Tronto Nord e Ascoli Piceno. Tutto nasce da una proposta del dottor Luca Cesari il quale, avendo notato un certo scostamento dai dati nazionali dei casi di cheratocono sul territorio provinciale propose al consiglio direttivo del Rotary (nell'anno 2015-2016 ai tempi della presidenza di Mario Laureati) di effettuare uno studio di questa patologia sottoponendo ad uno screening di massa la popolazione studentesca della terza media.
Il coinvolgimento degli altri due club è arrivato per estendere all'intera popolazione provinciale il progetto in modo da poter partire con l'iniziativa nella primavera del 2017 con una importante attività di screening che interessò il 63 per cento degli studenti degli istituti comprensivi della provincia (14 su un totale di 22) e il 69 per cento della popolazione scolastica della terza media (1246 su un totale di circa 1800).
Il progetto è stato poi ripetuto gli anni successici, nel 2018 e 2019, con la partecipazione che ha sfiorato il 90 per cento delle adesioni allo screening. Poi, il Covid, ha rallentato tutto ed ora si è pronti a ripartire per migliorare ulteriormente quei numeri importanti. A spiegarlo è il direttore generale dell'Area Vasta 5 Massimo Esposito: "Si tratta di un progetto che ha avuto un momento di rallentamento a causa del Covid a causa del clima di chiusure e restrizioni - ha detto - ed ora può riprendere a pieno ritmo grazie ad un profondo accordo collaborativo tra la struttura sanitaria, le associazioni e le istituzioni scolastiche. Il tutto finalizzato ad una attività di screening importante per risparmiare ai giovani il rischio di una malattia che provoca danni permanenti alla vista".
Orgoglio nei Rotary Club del territorio che hanno sposato la causa. Per la presidente del Rotary Club di San Benedetto del Tronto, Maria Rita Bartolomei l'iniziativa "rappresenta un fiore all'occhiello questo progetto con un service reso possibile grazie alla collaborazione tra i club, con l'Area Vasta e con le istituzioni scolastiche". Per Alessandro Speca, presidente del Rotary Club San Benedetto Nord i ringraziamenti vanno tutti al dottor Cesari: "Ci ha dato la possibilità di metterci a disposizione per la parte organizzativa e per fornire supporto a questo importante progetto che sta dando risultati incoraggianti e numeri importanti in termini di screening".
A rappresentare il club di Ascoli c'era Raffaele Trivisonne: "Il Rotary - ha spiegato - sta svolgendo questa iniziativa con discrezione ma aiutando a raggiungere i risultati mettendo in condizioni le ortottiste Benedetta Bellagamba e Lucrezia Orsetti di dialogare e raffrontarsi con gli studenti delle scuole per poi consentire al dottor Cesari di approfondire le situazioni che potrebbero essere sospette".
Il dottor Cesari, primario di Oculistica e socio del Rotary Club di San Benedetto del Tronto ha ripercorso le tappe che hanno portato all'avvio di questo progetto: "Da questo territorio vedevo arrivare dati più elevati rispetto alla media nazionale - ha spiegato - così insieme ai Rotary abbiamo chiesto aiuto a una ditta e abbiamo deciso di intercettare direttamente i ragazzi della terza media e ci siamo presentati nelle scuole con l'apparecchiatura per effettuare l'esame che è assolutamente indolore e che dura pochissimo tempo".
Si tratta di un dispositivo in grado di fotografare la cornea per individuare la presenza del cheratocono che è una patologia che provoca la progressiva perdita della vista. "Oggi ci sono delle metodiche che riescono a bloccare l'evoluzione del cheratocono e per questo motivo prima riusciamo ad individuare la problematica e intervenire, meglio riusciamo a lavorare sul problema".
L'ultima attività di screening, condizionata purtroppo dall'emergenza Covid. Su 560 ragazzi delle terze medie ha portato all'individuazione di due casi positivi. "Sono stati sottoposti ad una terapia che viene fatta ambulatorialmente e riesce a bloccare l'evoluzione del Cheratocono ed evitare così il rischio di dover procedere ad un trapianto di cornea".

Additional Info

Global Grant:
No
Area di intervento:
salute – covid 19
Il progetto è in condivisione il CLUB di:
RC San Benedetto del Tronto Nord e RC Ascoli Piceno

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